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Cinema Fulgor

Corso d'Augusto, 162 - Rimini (RN)
Il Cinema Fulgor - Federico Fellini
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Ascolta l'audio del Regista che racconta uno dei luoghi a lui più cari.

La Nuova Insegna del Cinema Fulgor.
Cinema Fulgor rinnovato nel 2017.
Vecchia insegna del Cinema Fulgor.
Titta e la Gradisca in Amarcord.
Cinema Fulgor, immagine colorata.
Fellini in spiaggia a Rimini.
Cinema Fulgor rinnovato nel 2017.
Cinema Fulgor negli anni '20.

◊ Il cinema Fulgor rappresenta uno dei simboli di Rimini in un edificio settecentesco che era di proprietà dei fratelli Valloni, viene poi ricostruito nel 1787, grazie a un progetto dell’architetto Giuseppe Valadier per poi raggiungere la sua forma definitiva nel 1920, quando gli viene dato il nome con cui lo conosciamo oggi: il Cinema Fulgor.

◊ Situato al n. 162 del Corso d'Augusto, è il cinema dove Fellini vede il suo primo film, "Maciste all’inferno", sulle ginocchia del padre, come racconterà in "Roma"; O dove cerca un approccio con Gradisca, come racconterà in Amarcord. Per quest'ultimo è stato fedelmente ricostruito negli studi di Cinecittà dove Fellini girava i suoi film.

◊ Dopo il rinnovamento avvenuto nel 2017, il cinema è ancora chiuso al pubblico. La riapertura è prevista per il 20 Gennaio 2018 dove i turisti e gli appassionati potranno visitare la nuova "Casa del Cinema", con il Museo Fellini, ospitante anche la Cineteca comunale e una sala utilizzata per le proiezioni. Durante la ristrutturazione è stato ricoperto dai fotogrammi delle opere di Fellini, realizzati dallo scenografo Dante Ferretti. 

◊ Nel 2011, venne rivestito da tre pannelli dedicati ancora una volta al Regista, realizzati dall’artista riminese Eron, ben apprezzato dalla città, artista che ha dedicato a Rimini molte delle sue opere.

Nel 2013, Paolo Ventura alla Fabbrica Arte Rimini utilizzerà la sua arte per decorare il cantiere del cinema. L’artista realizzò gigantografie che richiamano gli scenari del primo ‘900 alla ricerca di quello spirito interiore in stile romantico che apparteneva a Fellini.

 

«Sotto lo schermo c’erano le pancacce. Poi uno steccato come nelle stalle, divideva i “popolari” dai “distinti”. Noi pagavamo undici soldi; dietro si pagava una lira e dieci.»

- Federico Fellini.

(clicca sull'immagine per vedere una scena dal film "Amarcord" ambientata nel Cinema Fulgor)

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